Strongers

Awards Ceremony

Roma, 8 febbraio 2024

Via del Babuino 65

L’8 febbraio si è svolta la cerimonia di premiazione dei 3 giovani ricercatori che hanno vinto il bando Strongers For Research 2024. 

La Commissione Scientifica di Strongers Social Club, composta dalla Prof.ssa Caterina Rizzo, dalla dott.ssa Giuditta Di Isernia e dal dott. Raffaele Giusti, ha valutato con competenza e dedizione i progetti più meritevoli,  consentendoci di individuare i giovani ricercatori più promettenti e di sostenere i loro progetti di ricerca nel campo dell’oncologia al polmone.

 

Siamo consapevoli dell’impegno richiesto da questo compito e desideriamo ringraziarLi ancora una volta per il contributo alla nostra mission!

Per rendere ancora più frizzante l’atmosfera, l’esibizione di Cristiano Cosa in 

La Commissione Scientifica

I numeri del bando

  • Apertura candidature al Bando: 06/09/2024 

  • Termine ultimo candidature al Bando: 31/10/2024

  • Dotazione finanziaria 8700 euro
  • Candidature 13: 7 uomini, 6 donne
  • Età media dei candidati: 33 anni
  • Ricerca sui biomarcatori e sulla resistenza ai farmaci – 6 progetti
  • Terapie innovative per il cancro al polmone – 4 progetti

La Commissione Scientifica

Intervento della Prof.ssa Caterina Rizzo

La Prof.ssa Caterina Rizzo ha espresso grande riconoscenza per l’impegno del Presidente nel creare e guidare Strongers Social Club, un’associazione che sta costruendo un percorso significativo nel sostegno alla ricerca scientifica. Ha inoltre ringraziato i colleghi e, in particolare, i giovani ricercatori e ricercatrici che hanno partecipato all’iniziativa, mettendo in campo il loro talento e la loro dedizione nella preparazione delle proposte presentate.

Nonostante l’intento fosse quello di mantenere le proposte semplici e accessibili, il livello delle ricerche è stato eccezionalmente alto, come confermato anche dagli altri membri della giuria. Le tematiche affrontate si sono divise principalmente in due ambiti fondamentali: la prevenzione oncologica e lo sviluppo di nuovi farmaci.

Le proposte dedicate alla prevenzione si sono concentrate su strategie per migliorare lo stile di vita della popolazione, un aspetto cruciale nella lotta contro il cancro. L’attività fisica e una corretta alimentazione, infatti, non solo riducono il rischio di sviluppare la malattia, ma migliorano anche la qualità della vita di chi affronta un percorso oncologico, aiutandolo a mantenere uno stato di benessere nel tempo.

Parallelamente, altre ricerche si sono focalizzate sull’identificazione di nuovi target farmacologici per lo sviluppo di terapie innovative e più efficaci, con un’attenzione particolare al tumore al polmone. La qualità delle proposte è stata talmente elevata che la valutazione è risultata omogenea e concorde tra i membri della giuria, senza la necessità di discussioni approfondite sulla graduatoria finale.

La Prof.ssa Rizzo ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di investire sui giovani ricercatori e ricercatrici, che rappresentano il futuro della medicina e della ricerca scientifica. Il loro impegno e la loro passione sono la chiave per sviluppare nuove strategie di prevenzione e trattamenti sempre più efficaci contro il cancro.

Gli Strongers Awards si confermano così un’iniziativa fondamentale per valorizzare il talento emergente e dare un contributo concreto alla lotta contro le malattie oncologiche.

Intervento del dott. Raffaele Giusti

Il Dr. Raffaele Giusti ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa e il valore del premio destinato ai giovani ricercatori in oncologia.

Sebbene il contributo economico di 3000 euro possa sembrare limitato rispetto ai costi complessivi di un progetto scientifico, il suo impatto può essere significativo per un giovane specializzando o neospecialista. Questo finanziamento rappresenta un’opportunità concreta per partecipare a congressi internazionali, confrontarsi con esperti del settore e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Investire sulla crescita professionale di questi ricercatori significa non solo incentivare il progresso scientifico, ma anche migliorare la pratica clinica e, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti.

Il Dr. Giusti ha inoltre evidenziato come tutti i progetti candidati fossero di alto livello e già attivi, dimostrando che il premio non è solo un supporto simbolico, ma un vero e proprio contributo per favorire il proseguimento di ricerche in corso. Questi studi spaziano dall’identificazione di nuovi target terapeutici all’analisi dell’impatto delle terapie sulla quotidianità dei pazienti, un aspetto spesso trascurato dalla ricerca tradizionale.

L’iniziativa degli Strongers Awards non è quindi solo un sostegno alla scienza, ma anche un riconoscimento del ruolo sociale della ricerca oncologica. Comprendere quanto influisce la malattia sulla vita dei pazienti, quali sono le difficoltà che affrontano quotidianamente e come migliorare la loro esperienza è fondamentale per un approccio sempre più umano ed efficace alle cure.

Concludendo il suo intervento, il Dr. Giusti ha ringraziato tutti i giovani oncologi che hanno partecipato al bando e ha rivolto le sue congratulazioni ai tre vincitori di questa edizione, con l’augurio che questo premio rappresenti un ulteriore stimolo per il loro percorso di ricerca e crescita professionale.

Intervento del Presidente

Presentazione di Strongers del Presidente Valerio Nicolai

I Ricercatori vincitori del bando

Giulia Mazzaschi

MD, ONCOLOGIST, PHD CANDIDATE IN TRANSLATIONAL SCIENCE

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Progetto: “Identificazione di Profili Immuno-Genomici Caratterizzanti il Dimorfismo Sessuale nella Risposta all’Immunoterapia in Pazienti Affetti da Tumore del Polmone non a Piccole Cellule: DUAL-IT Study”

Negli ultimi anni l’introduzione dell’immunoterapia (IT) ha rivoluzionato il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC)1,2. Tuttavia, il beneficio a lungo termine è tuttora limitato ad una frazione di pazienti (≈20%), sottolineando la necessità di biomarcatori predittivi di risposta.
La ricerca di parametri paziente e/o tumore-specifici ha coinvolto diversi ambiti: microambiente immunitario (tumorale, circolante); assetto genetico-molecolare; aspetti clinici (età, performance status, farmaci concomitanti, eventi avversi immuno-relati, irAEs).
In questo contesto la medicina di genere ha portato ad una nuova comprensione delle dinamiche del tumore e del suo trattamento. Fattori genetici, comportamentali, ambientali ed ormonali sono implicati nel dimorfismo sessuale del sistema immunitario, ma in che modo questi determinino un differente outcome clinico nei pazienti con NSCLC trattati con IT rimane non chiarito.

Sono ancora limitati i dati relativi alle componenti genetico-immunitarie sesso-specifiche che potrebbero influenzare la risposta ad IT. L’obiettivo principale dello studio è quindi definire se differenti profili immunitari e genetici legati al sesso possano avere un impatto sull’efficacia dell’IT nel NSCLC in stadio avanzato.
Personalizzare le terapie considerando le differenze biologiche/ormonali sesso-specifiche nella gestione del 

Mirella Moro

4th-Year Medical Oncology Resident

Azienda Ospedaliera S. Andrea di Roma

Progetto: “Time Toxicity in Ambulatory Cancer Care: A Patient Perspective”

Il crescente impiego di trattamenti oncologici ha migliorato le prospettive di sopravvivenza dei pazienti affetti da tumore. Iniziare un percorso di cura richiede però ai pazienti ed ai loro caregiver tempo. 

Questo concetto, definito come “time toxicity”, rappresenta il tempo complessivo che i pazienti ed i loro caregiver devono dedicare ai trattamenti, compresi visite mediche, esami di laboratorio, tempi di infusione, esami radiologici, spostamenti e relativi tempi di attesa. 

I dati ad oggi disponibili sono limitati.
La “time toxicity” rappresenta un’area critica di miglioramento nel contesto delle cure oncologiche: la sua comprensione è essenziale per guidare una scelta consapevole del paziente e definire quanto il trattamento proposto toglierà, in termini di tempo, ad attività per lui importanti.

Questo studio si propone di quantificare il carico temporale richiesto per le cure oncologiche ambulatoriali, identificando i i fattori che influenzano maggiormente la time toxicity, ed intende valutare il suo impatto sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver, definendo in che modo la time toxicity influisca sulla vita quotidiana e sul loro benessere.
I risultati attesi rappresenteranno inoltre una base solida per identificare aree di miglioramento e per proporre interventi mirati a ridurre il carico temporale delle cure oncologiche e migliorarne l’organizzazione.

Marco Filetti

MEDICAL ONCOLOGIST PHASE 1 UNIT

Poloclinico Unicersitario Fondazione Agostino Gemelli

Progetto: “Stratification response to immunotherapy patients through circulating immune System related transcripts and cfDNA methylation.”

Immune checkpoint blockers (ICB) have become the first-line treatment for patients with non-oncogene-
addicted NSCLC. The Keynote-024 trial demonstrated that pembrolizumab monotherapy is superior to chemotherapy in patients with aNSCLC and PD-L1 expression ≥50%, with a median overall survival (OS) of 26.3 months and a 5-year survival rate of 31.9%. Despite these excellent results, many patients either fail to respond (primary resistance) or develop disease progression after an initial response (secondary resistance).
Multiple studies have attempted to identify biological mechanisms underlying resistance, primarily focusing on single-gene mutations, but have not provided definitive answers. This approach overlooks the role of the immune system, which is a key player in immunotherapy. Currently, PD-L1 expression is the only routinely used predictive biomarker, but other proposed markers, such as Tumor Mutational Burden (TMB) and immune gene signatures, have yielded unsatisfactory results.

 

Numerous studies have tried to identify biological mechanisms underlying primary and secondary resistance to immunotherapy. The search for resistance biomarkers has, until now, mainly exploited the analysis of single-gene mutations by focusing on a comparison of biopsy samples from paired baseline and relapsing lesions.

This analysis has identified emerging mutations as potential tumor escape mechanisms without reaching definitive conclusions. However, this approach has numerous disadvantages, requiring high time and costs for the analysis and assuming a direct genotype-phenotype association. Furthermore, these approaches do not consider the changes in the co-protagonist of immunotherapy, i.e., the immune system. Cancer immuno-editing processes are complex and dynamic, arising from the interaction between the immune system and the tumor cell in its various components.


To date, the only predictive marker used routinely in clinical practice is the expression of the PD-L1 protein. Many other biomarkers have recently been proposed, such as Tumor Mutational Burden (TMB), mismatch repair status, absolute lymphocyte count, and tumor microenvironment immune-gene signatures. However, none of these, considered alone, have produced satisfactory results. Given the complexity of the interactions between the immune system and cancer cells, a single biomarker is unlikely to be sufficient to predict response to immunotherapy. Instead, integrating multiple tumors and immune system parameters, such as protein expression, genomics, transcriptomics, and post-transcriptional mechanism, may be the optimal approach to predict clinical benefits accurately. For this reason, measuring the different immune system regulations in NR, LR, and ER-LNR patients is necessary.


Our study aims to fill this gap by focusing on the relationship between ISR gene regulation and the pattern response to immunotherapy of NSCLC patients. To have a picture as precise as possible of the dynamic mechanisms of ISR transcripts regulation, the objective of our study will be to calculate their half-life using serial analyzes of their expression levels. Transcription regulation is one of the most finely regulated cellular mechanisms, responding dynamically to both exogenous (cellular stress, infections, drugs) and endogenous stimuli through a balance of production and degradation of mRNA. However, pharmacological inhibition of transcription or metabolic labeling is usually required to calculate the half-life of a transcript. 

On the contrary, our approach will provide an innovative system that estimates the half-life of multiple transcripts in silico
without any pharmacological block. Estimating the transcripts’ half-life can help clarify the different regulatory mechanisms of each subgroup of patients.
We will also analyze the small non-coding RNAs and the cfDNA methylation of specific gene markers for immune infiltration at each point. Recent evidence has shown how profiling analysis of circulating non-coding RNAs can predict immune cell infiltration in patients with NSCLC and melanoma. Furthermore, recent studies have shown how CpG methylation of specific immune-related genes can predict the activation state of the immune system. Analyzing the complexity of gene regulatory networks at each point, we could have a dynamic picture of the ISR gene expression at any given time. The different regulatory mechanisms identified in each subgroup could have prognostic and predictive relevance and be used to develop potential treatments to overcome possible transcriptional blocks.

Esibizione di Cristiano Cosa

CANTAUTORE POLISTRUMENTISTA

Scaletta:
  1. Lucio Dalla – Futura
  2. Elton John – Rocket Man
  3. Francesco De Gregori – La storia
  4. Lou Reed – Perfect day
  5. Cristiano Cosa – Girandola
  6. David Bowie – Heroes, versione Strongers